La posta del cuore – (I)Pera Attiva

Cara Francesca, sono più o meno felicemente sposata da un quarto di secolo. Il mio, anzi il nostro, problema è comune
a molti: c’è poca sintonia sul fronte tempo libero. Io, per intenderci, vorrei sempre uscire, lui è più pantofolaio. Cerco
di risolvere la questione ritagliandomi degli spazi miei, uscendo con le amiche o frequentando dei corsi. Però non mi basta: vorrei, come dire, speziare un po’ di più questa relazione, ritrovando il piacere di fare cose insieme. Consigli?
(I)Pera Attiva

Cara (I)Pera, sveglia! O meglio, risveglia. I sensi, tutti e cinque, tuoi e del pantofolaio. Dopo tanto, tanto, tanto (!) tempo insieme, per dare la scossa al vostro rapporto non serve stare lui sul divano e tu a bere il tè con le amiche. Piuttosto, come suggerisci tu stessa, occorre dare al vostro ménage un tocco “speziato” che movimenti un po’ le cose.
Naturalmente i miei consigli, non essendo questa la posta della sessuologa, ma della cuoca, non si praticano tra le lenzuola (dove comunque coi cinque sensi ci si può divertire un bel po’!) ma in cucina e a tavola. Luoghi che, tuttavia, possono essere
un ottimo preludio ad altre “condivisioni”. Si gioca seguendo una sola regola,
ma rigorosa: occorre essere in due dall’inizio alla fine, dai fornelli al tête-à-tête. Cucinare insieme è un ottimo modo per ritrovare la complicità. Ah, dimenticavo: dovete anche spegnere i telefoni, abbassare le luci e mettere su la vostra musica preferita
(figli? fuori dalle scatole).
Ecco allora, senso per senso, una carrellata di spezie che possono fare il miracolo. A te la scelta di come impiegarle tenendo presente che le pietanze che meglio si sposano con le spezie sono, ovviamente, quelle esotiche, dai risi pilaf ai sauté di carne, pesce e verdure, dai legumi fino alle zuppette orientali. Senza dimenticare i dolci, soprattutto macedonie, creme e gelati.

Cinque sensi e le loro spezie
Tatto.
Qualcosa da manipolare. Dei grani di anice stellato o dei semi di curcuma da estrarre dai loro baccelli. Una stecca di vaniglia da aprire e raschiare. Un pezzetto di zenzero da pelare e grattugiare. Tra l’altro, toccandole, le spezie lasceranno un ricordo del loro profumo sulle vostre mani, stuzzicando l’odorato.
Vista.
Colore, colore, colore. A patto di riuscire a dosare il sapore. Quindi, spezie dalle tinte forti ma dal gusto tutto sommato discreto. Come la paprica dolce, rossa ma non focosa, o la curcuma dorata ed esotica. Senza dimenticare lo zafferano, nato apposta per essere guardato, oltre che annusato.
Udito. Qualcosa che scrocchia sotto i denti. Bacche solo leggermente frantumate di pepe rosa o coriandolo. Piccoli semi tostati di sesamo o di papavero. Se poi completate
i piatti con un pizzicone di sale in fiocchi, la colonna sonora è perfetta.
Odorato
. Le spezie sono profumate per definizione. Se però volete tuffare il vostro naso in una cacofonia inebriante, scegliete le miscele. Come il curry e il garam masala indiani, o le 5 spezie cinesi. E giocate a chi riconosce il maggior numero di ingredienti (vietato sbirciare l’etichetta!).
Gusto.
Me lo sono tenuto per ultimo. Perché è il re dei sensi a tavola e perché sa essere la miccia che accende il dopocena… L’aggettivo da ricercare è “pungente”. Come il peperoncino e il pepe nero, naturalmente. O, secondo il vostro gusto, come qualità meno intense, ma altrettanto stuzzicanti: il pepe verde, il pimento, lo zenzero, la noce moscata, il chiodo di garofano.

Informazioni su Francesca Romana Mezzadri

cucinare e amare. non necessariamente in quest'ordine
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