Cucinare e amare, non necessariamente in quest’ordine

 

Il titolo di questo post è la frase che ho scelto
“about me” quando, nei profili pubblici, ti viene chiesto di sintetizzare chi sei, o cosa fai.
Potrei aggiungere anche “scrivere”, visto che di recente, a chi mi chiedeva “Cosa fai quando non cucini o non scrivi?”, non ho saputo cosa rispondere.
Per dirla tutta, faccio dell’altro, ovvero condividere
il mio cucinare e il mio amare – e da quando
ho questo blog anche il mio scrivere – con altri.
Ora, non voglio essere riduttiva. Come tutti leggo romanzi e riviste, guardo film e tv, vado a fare qualche viaggetto e qualche scampagnata, e a volte vinco la mia pigrizia a favore di una corsetta. Ma nulla di tutto ciò mi descrive quanto i miei due verbi preferiti. Che hanno affinità, analogie e differenze.
Affinità: cucinare e amare hanno tutt’e due a che fare con la passione, con i sensi, con
il benessere, a volte persino con la felicità. Soprattutto se entrambe le azioni si svolgono nel medesimo tempo: cucinare per chi ami (e con chi ami, aggiungerei), ma anche amare ciò che cucini.
Analogie: sia amare che cucinare vengono meglio se hanno un oggetto. Amare un fidanzato o un figlio, cucinare un pollo arrosto o una torta. Che non significa mettere sullo stesso piano fidanzato e pollo arrosto, naturalmente!
Viceversa, è possibile “cucinare in assoluto”, senza uno specifico oggetto: del resto, negli ultimi otto anni, “io cucino” è stata per me, prima ancora che una dichiarazione di intenti, una realtà lavorativa – come ben sa qualcuno dei frequentatori di questo blog.
Per gli altri, spiego brevemente: io cucino è stata la testata che ho ideato, diretto e realizzato per tanti anni, e fino a pochi mesi fa.
Ai tempi del progetto, mi trovai a scrivere il mio primo editoriale per il numero zero. Dopo un simpatico bla bla sul come e sul perché stesse nascendo un nuovo giornale
di cucina, in cerca di una chiusura per il mio pezzo scrissi:
“Perché io cucino. E mi diverto a farlo”.
Oggi continuo a divertirmi. Sarà per questo che amo farlo.

Ps: la foto del post è stata fatta dal mio figliolo adolescente

Informazioni su Francesca Romana Mezzadri

cucinare e amare. non necessariamente in quest'ordine
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5 risposte a Cucinare e amare, non necessariamente in quest’ordine

  1. luca ha detto:

    Vai Checca. Illuminaci e noi ti seguiremo.

  2. ugo malagoli ha detto:

    Importante non cucinare il fidanzato ^____^

  3. Giorgio ha detto:

    Ti sembrerà cretino, ma dopo tutti gli anni di Io Cucino, l’unica cosa che ancora mi ricordo con chiarezza era la chiusa del tuo primo editoriale… So che non era negli intenti di questo post, che parla di tutt’altro, ma… mi vengono un po’ le lacrime agli occhi. Oggi non mi diverte più nulla, di certo non mi diverte quanto faccio adesso. E’ davvero stata la fine di un’epoca, almeno per me.

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